ANGELI

Oggi sono arrivata a Tarajalejo in anticipo per la lezione, era tutto chiuso e non c'era ancora nessuno; così ho fatto due passi e sono arrivata in riva al mare.
La spiaggia era quasi deserta, c'era solo una coppia di turisti che prendeva il sole vicino ad un ombrellone.
La sabbia nera scottava e le onde si infrangevano pigramente sui sassi, creando quel rumore particolare che assomiglia a quello che fa un foglio di carta quando viene accartocciato. o anche al crepitio del fuoco quando brucia la legna.
Guardavo l'orizzonte sforzandomi di intravedere tra cielo e mare la poppa del bastimento che ti stava portando via ... ma ormai non si vedeva più.
E così oggi sei partita anche tu, da oggi potrò solo pensarti, ricordarti e cercare di immaginare quello che starai facendo, così lontana, in un mondo così nuovo e diverso.
Probabilmente sarai un po' frastornata, ma circondata da persone che ti vogliono bene e che ti stavano aspettando... beati loro...
Mi sono accucciata a guardare i sassi della spiaggia, mi piacciono tanto, a volte ne incontro uno dalla forma particolare e me lo porto a casa.
Ne ho raccolto uno scuro e levigato dall'acqua a forma di cuore e subito ne ho trovato un altro, sempre a forma di cuore ma più chiaro ; erano lisci, caldi di sole e sembrava che mi stessero aspettando.
Ho guardato di nuovo laggiù all'orizzonte pregando che fosse solo un brutto sogno, che tra poco mi sarei svegliata e tutto sarebbe tornato come prima.
Poi ho sentito dei passi leggeri dietro di me e ho intravisto due ombre allungarsi sulla spiaggia
mi sono alzata lentamente e mi sono girata.
Davanti a me c'erano Rosa e Inma, due angeli sorridenti che mi hanno abbracciata e finalmente ho potuto piangere.