domingo, 3 de enero de 2010

DOMENICA


Quando ero piccola la domenica pomeriggio uscivo per una passeggiata con la mamma e il papà. Per un po' camminavo in mezzo a loro che mi tenevano per mano, ma poi la voglia di correre e di saltare liberava le mie manine dalle loro e via, con l'aria fredda sulle guance e dentro il naso.
Il cappello di lana in testa, la sciarpa annodata intorno al collo, i guanti rossi di lana che mi tiravano le pellicine delle unghie e mi facevano male... e via di corsa, a perdifiato...
Tutto era buono per inventare un gioco, saltare sui mucchi di foglie secche che profumavano di bosco per sentirne il crepitio, arrampicarmi sulla ringhiera di un giardino che odorava di ferro, camminare sul bordo di un muretto cercando di non cadere, saltare tra una mattonella e l'altra del marciapiede, raccogliere un sasso dalla forma un po' strana.
Dopo un po' non sentivo più il freddo ed era molto strano il contrasto che c'era tra il mio corpo accaldato per il gioco e l'aria gelida che mi entrava con il respiro "...respira con il naso altrimenti ti viene mal di gola! ..." mi raccomandava la mamma..."...attenta a non cadere, non andare sulla strada...dammi la mano quando dobbiamo attraversare...aspettaci all'angolo..."
La mamma era bella, con il rossetto sulle labbra e la borsetta della domenica, il papà aveva il cappello e la sciarpa intrecciata sul petto sotto al cappotto.
Io ero una bambina come tante, vivace, non riuscivo a stare ferma e pensavo che i grandi erano molto strani perchè non avevano mai voglia di giocare e se lo facevano era solo per accontentare noi bambini.
Ma come si fa a non aver voglia di giocare? Non riuscivo a concepire una vita senza il gioco...ero sicura che non avrei potuto vivere senza poter giocare ..." io giocherò per sempre! "... giuravo a me stessa.
Poi quando le ombre si allungavano tornavamo a casa.
Papà prendeva la cinepresa e si metteva in riva alla laguna per riprendere il tramonto.
Il sole piano piano si tuffava nell'acqua dopo aver dipinto il cielo con colori di fuoco...ogni sera diversi.
In casa c'erano sempre i compiti da finire, un libro da leggere, il profumo della cena sul fuoco.
E dopo Carosello ...tutti a nanna!

1 comentario:

  1. sembra una dlle mie domeniche da piccola...che nostalgia... come sono diverse le domeniche dei bimbi di adesso! Un bacio

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