miércoles, 24 de febrero de 2010

MAMMA MAMMA DAMMI 100 LIRE ...

Mi sono tornate in mente in questi giorni le immagini dei documentari che raccontano le vicende dei nostri emigranti ...immagini di porti affollati, di enormi bastimenti carichi di persone, di fazzoletti bianchi sventolati per salutare ...
La gente partiva, andava lontano lontano per forse tornare un giorno, chissà...forse mai...
Allora non c'erano telefoni e cellulari, non c'era internet e non c'erano aerei.
Partivano i giovani, gli anziani, i bambini, a volte interi nuclei famigliari, a volte a due a due, giovani sposi, coppie di fratelli, tutti con le loro valigie di cartone con dentro poche cose, qualche fotografia, il vestito della festa, il rosario, la speranza di una vita migliore.
Allora partire significava sparire per sempre, non tornare mai più.
A volte la data della partenza si sapeva con largo anticipo, a volte era improvvisa, così, da un giorno all'altro qualcuno c'era e poi non c'era più, se n'era andato.
Quante lacrime in quei porti affollati e sui ponti di quelle navi, quante famiglie divise, quante amicizie perdute ...il transatlantico salutava con la sirena , staccava gli ormeggi e si allontanava dalla banchina lentamente, lasciando una lunga scia spumeggiante, fino a quando spariva all'orizzonte.
Allora la gente tornava a casa, in silenzio, a testa bassa, ognuno col proprio dolore chiuso nel cuore.
Dolori diversi, ma in fondo uguali per tutti.

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