jueves, 18 de febrero de 2010

SCOASSE E TRE VIRGOLA SETTE


Ai primi di gennaio la Roby mi ha coinvolta a partecipare ad un'iniziativa bellissima che ha trovato in un blog;
si tratta di un "Calendar quilt", che consiste nel cucire ogni giorno, per tutti i giorni dell'anno, una strisciolina di tessuto, una dietro l'altra, per ritrovarsi alla fine dell'anno con un quilt.
Questa idea mi è piaciuta moltissimo e mi sono iscritta con il proposito di iniziare a cucire subito, ma non è stato così.
Infatti ero alla ricerca di qualcosa di particolare, di diverso e bellissimo, qualcosa che avesse un significato speciale per me e che mi desse soddisfazione, ma intanto i giorni passavano e la mia testa era vuota e sanza nessuna idea che valesse la pena di prendere in considerazione.


Fino a ieri mattina.
E' stato come un lampo, un attimo, neanche il tempo di prendere respiro e di pensare, sono corsa a prendere la mia scatola con le nostre scoasse, sai , quella di plastica che ho comprato dai cinesi, le ho rovesciate tutte sul tavolo e le ho guardate.
La prima che mi è venuta in mano è stata una striscetta di quei tessuti olandesi che ti piacciono tanto e che hai usato per tanti quilts... l'ho messa sotto al righello tanto per scrupolo, perchè il mio occhio allenato aveva già visto che misurava tre virgola sette...
Anche la seconda scoassa misurava tre virgola sette, e così la terza la quarta la quinta...
Non ti puoi immaginare quante scoasse tre virgola sette ci sono in quella scatola, tre virgola sette olandesi, tre virgola sette marroni, verdi (per forza, i colori del bosco!), tre virgola sette del cervo, dell'orso, delle doppie girandole... mancano gli azzurri e i gialli, perchè li ho tutti requisiti e messi nella scatola del sampler " Mare e monti" ...

Così ho incominciato a mettere tutte le striscette in fila, una sotto l'altra, cercando di capire quanto lunghe dovevo tagliarle perchè avessero tutte la stessa misura.
Mi sarebbe piaciuto un 11,25 così poi sarebbe stato 2,5 x 10, sai che sono un po' "perfettina", come mi dici sempre tu, ma la maggior parte erano già pronte con un bel 9,75 che poi sarebbe 8,50 ... 9,75 x tre virgola sette... ma che cosa ci hai fatto con delle strisce di questa strana misura?...così ho ceduto alla violenza.


Non ho usato solo le tue scoasse, ci ho mescolato anche le mie, altrimenti che amiche siamo?
Ho incominciato a tagliare questi nostri pezzi di vita e mentre tagliavo pensavo ma cosa sarà mai questo patchwork, ma cosa saranno mai questi piccoli pezzetti di fili intrecciati a formare piccoli pezzetti di tessuto colorato che misurano tre virgola sette...


Ho tagliato e cucito come una furia a testa bassa, una striscia dopo l'altra, un giorno dopo l'altro, prendendole su a caso, cercando solo un minimo di contrasto tra una striscia e la seguente, senza scegliere...la verità è che possiamo scegliere solo fino a un certo punto come sarà il nostro oggi o il nostro domani.
Fuori l'oceano era in burrasca, le onde arrivavano a coprire il molo, il cielo era grigio di pioggia e il vento soffiava così forte che sembrava volesse portarsi via la casa.


Avrei voluto un quilt bellissimo, ma non so se lo sarà e sinceramente non me ne importa un fico secco... spero che tu capisca cosa voglio dire con questo, è che la mia priorità è tagliare e cucite scoasse da tre virgola sette, il resto non mi interessa.
E' come quando l'altro ieri ho fatto la spesa e nel carrello ci ho buttato di tutto con rabbia, pensando ma sì, ma chissenefrega...
Rabbia e incredulità per le cose che considerate immutabili debbano un giorno cambiare, nostro malgrado.

Mentre tagliavo e cucivo tre virgola sette, mi è tornato in mente quel libro, di cui non mi ricordo il titolo, che parla di quel gruppo di quiltiste che si riunisce per cucire il quilt per le nozze della nipote di una di loro.
C'è un capitolo che racconta che quando una di loro scopre che il marito l'ha tradita con la sua migliore amica, con un martello sistematicamente si mette a rompere tutto ciò che c'è in una certa stanza, comprese le piastrelle delle pareti e il pavimento, fino a quando non esiste più nulla di intero.
Poi arriva il giorno che comincia a raccogliere tutti i pezzetti che sono rimasti per terra e li incolla alle pareti, sistematicamente, pezzetto dopo pezzetto, coccio dopo coccio...cocci di mobili, di soprammobili, di piatti, cocci di vita.


Ecco, in questo periodo mi sento così, come se qualcosa di più grande e più forte di me stesse prendendo a martellate la mia vita e il mio cuore...
Ma io ho capito che devo raccogliere tutti i pezzi e cucirli insieme, sistematicamente, tre virgola sette dopo tre virgola sette, con pazienza e determinazione.
E' l'unica cosa che posso fare, non posso far smettere di martellare ma posso chinarmi a raccogliere i cocci e cucire, cucire e cucire, pensando a noi due.
Dai, fatti forza, ti prego, aiutami che da sola non ci riesco ma in due ce la possiamo fare ... una taglia e l'altra cuce e stira...tre virgola sette, come sempre.



1 comentario:

  1. 03.03.2010
    Oh, cara Blanche, leggo e piango a dirotto.
    Ma come faremo adesso!
    Nel cuore c'è una voraggine che fa tanto male.
    Dio mio, che sconquasso.
    Ti penso da lontano.
    Un abbraccio stretto stretto.
    Franci

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