sábado, 20 de febrero de 2010

FUERTEVENTURA
















Da qualche giorno le foto mi venivano come velate e pensavo di aver premuto qualcosa sulla macchina fotografica senza accorgermi, ma poi mi sono resa conto che l'obiettivo era incrostato di sale, dovuto agli spruzzi delle onde che mi venivano addosso quando ho fotografato la mareggiata che c'è stata qualche giorno fa.
Così ieri pomeriggio tornando da Puerto del Rosario mi sono fermata a Gran Tarajal dal fotografo che mi ha consigliato Alfredo "..sì sì, es un chico muy muy majo, seguro que puede hacer algo para tu camera de foto..."...infatti ha dato una soffiatina all'obiettivo, lo ha strofinato con un panno di microfibra, ha scattato una foto ad un quadro colorato che ha nel negozio, l'ha scaricata nel suo ordenador e guardata a lungo con interesse professionale, e alla fine mi ha restituito la macchina con un gran sorriso ... "¡ya está! ... ¿cuánto es?... nada nada ¡por favor!..."
Ormai dovrei essermi abituata alla gentilezza e disponibilitá delle persone che vivono qui, invece continuo a stupirmi tutte le volte.
Forse è meglio così, quando uno si abitua alle cose belle che ci dà la vita finisce di stupirsi e tutto diventa normale e scontato.
Per questo quando sono seduta sul letto e guardo l'azzurro incredibile dell'oceano, ascolto la musica meravigliosa delle onde che si infrangono sui sassi e del vento che mi accarezza la pelle, respiro questo odore di mare che fa parte di me dal giorno in cui sono nata ... e ancora quando guidando salgo e scendo per queste valli incantate, circondate da montagne a loro volta circondate dal mare, montagne dai mille colori perchè non ce n'è una uguale all'altra, montagne di roccia nera, montagne di sabbia, montagne dolci di terra scura, montagne aspre di sassi, sempre illuminate da un sole birbaccione che gioca a nascondino con le nuvole, facendo in modo che le loro ombre spinte dal vento scivolino leggere e veloci tra le valli come se giocassero a rincorrersi ... e ancora quando guardo questo cielo sempre diverso, dai toni infiniti di celeste e turchese, le sue nuvole rosa che sembrano il disegnate dalla mano di un bambino ... e ancora quando di notte la volta celeste sembra voler avvolgere e circondare la terra, così densa di stelle e vicina che sembra che allungando la mano si possano toccare ...
perciò, di fronte a tutto questo, ogni volta mi sale dal cuore questa preghiera: " mio Dio, ti prego, aiutami a non abituarmi mai a queste meraviglie, aiutami a conservare per sempre lo stupore del primo giorno in cui ho messo piede in quest'isola benedetta, aiutami a godere in ogni momento della bellezza della natura che mi circonda, anche se ho fretta, anche se sono in ritardo, anche se sono presa da mille cose e dalla quotidianità della vita.

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